Categorie
Blog Lead generation Marketing Marketing Immobiliare Social media Marketing

Come acquisire immobili con i webinar: un metodo “sleale” per battere la tua concorrenza

Acquisire immobili è per te sempre più complicato e non hai tempo per fare porta a porta o telefonate a freddo? Vediamo come puoi acquisire incarichi via webinar online!

Vista la mia esperienza degli ultimi 4 anni con il mondo immobiliare e diverse collaborazioni strette con agenzie del territorio, e dopo il “successo” di questo mio articolo (Come può un’agenzia immobiliare acquisire immobili sul web?)…oggi voglio parlarti di come puoi acquisire immobili con i webinar!

I Webinar online sono una strategia che funziona molto bene, che ti consente di fare “trattative di acquisizione” simultaneamente con diverse persone. Quindi se te la cavi bene a parlare in pubblico e sei persuasivo allora può essere la strategia vincente per te!

Come posso acquisire immobili con i Webinar, Thomas?

E’ molto semplice, intanto dovrai fare a monte lo stesso lavoro per creare il tuo funnel che ho spiegato nel mio articolo precedente. Cioè identificare i tuoi valori differenzianti rispetto alla concorrenza e il tuo cliente ideale.

Questo serve per creare il posizionamento della tua agenzia nel tuo mercato locale e la tua “idea differenziante”. Dovrai essere percepito dai tuoi potenziali clienti come un professionista in grado di risolvere il problema della vendita del loro immobile, con un approccio diverso dagli altri.

Come faccio a invitare le persone al mio Webinar?

Una volta definito il tuo posizionamento e la tua “strategia di acquisizione”, devi creare una presentazione con un argomento trainante e interessante per il tuo pubblico, per i tuoi potenziali clienti.

Poi dovrai creare delle campagne online, principalmente su Facebook e Instagram. Dove inviterai le persone ad iscriversi al webinar che potrebbe aiutarli a vendere casa nella tua zona.

Il tuo obiettivo non è quello di insegnare alla persone a vendere casa da soli, ma di prendere incarichi. Quindi i consigli che potrai dare sono solo una minima parte delle tue competenze e tecniche per vendere immobili.

Dovrai far capire ai tuoi potenziali clienti che per vendere è necessario rivolgersi a un professionista in grado di valorizzare al meglio la tua casa e venderla nel più breve tempo possibile e al massimo valore di mercato.

Alcuni esempi di titoli accattivanti per il tuo webinar:

  • Scopri come valorizzare casa tua per la vendita con 4 semplici accorgimenti.
  • Come vendere casa al massimo valore in un mercato in contrazione.
  • Vuoi vendere casa da solo? Scopri tutti gli adempimenti e la documentazione tecnica necessaria per vendere senza brutte sorprese.

Perchè il Webinar è più efficace per acquisire immobili rispetto ai metodi tradizionali?

Il webinar ti consente di parlare a più persone contemporaneamente rispetto al porta a porta o alle telefonate a freddo. E rispetto alle campagne online, dove chiedi direttamente il contatto per l’incarico. Sfrutta il principio di reciprocità di Robert Cialdini (Psicologo ed esperto di marketing statunitense).

In cosa consiste il principio di reciprocità?

Ad esempio ti “regalo” un’ora del mio tempo e tu probabilmente per riconoscenza, quando dovrai vendere casa, ti rivolgerai a me perchè ti ho dato consigli utili gratuiti.

Ti consente di farti conoscere da un potenziale cliente prima di chiedergli l’incarico, e dato che al momento che ho scritto questo articolo non molti agenti immobiliari ancora lo fanno, diventa esso stesso parte di una strategia differenziante per acquisire immobili.

Quale piattaforma scegliere?

Una volta deciso argomento, data e lanciato le campagne Social per reperire i contatti delle persone interessate, dovrai scegliere la piattaforma software per effettuare il tuo webinar.

Ce ne sono numerose sul mercato, l’importante è sceglierne una che ti possa aiutare anche nell’acquisizione delle iscrizioni, e nell’invio delle email per ricordare alle persone il tuo evento.

Si perchè o sei in grado di realizzare una pagina web dove fare iscrivere i partecipanti e hai anche una piattaforma di email marketing per inviare i promemoria ai partecipanti. Oppure devi per forza acquistare una piattaforma che ha già questa funzionalità integrate.

Ad esempio le più famose e complete sono:

Queste piattaforme costano poche centinaia di Euro all’anno e sono le più diffuse sul mercato. Ti consentono di creare la tua “stanza” privata ad invito, una pagina (landing page) dove le persone si registrano per partecipare.

Inoltre è possibile anche programmare una sequenza di email per ricordare alle persona il tuo evento (altrimenti molti si dimenticheranno purtroppo).

Altrimenti un’ottima soluzione gratuita potrebbe essere Event Brite, si tratta di un portale che consente di creare degli eventi (anche online) a pagamento ma anche gratuiti. E nel caso il tuo webinar sia gratuito (come ti consiglio), allora la piattaforma sarà gratuita e ti consente di creare la pagina di iscrizione e gestire i promemoria via mail.

Quando devo inviare le mail?

  • All’atto dell’iscrizione con tutti i dettagli e le istruzioni per collegarsi e la descrizione dell’evento.
  • Dopo alcuni giorno come promemoria;
  • Il giorno prima del tuo webinar;
  • Un’ora prima del webinar.

In tutte le email è anche consigliabile inserire la possibilità di salvare l’evento nel proprio Google Calendar.

Quante persone dovrei invitare al mio Webinar?

Dipende da diversi fattori ma sicuramente l’ideale in un mercato locale potrebbe essere 20-30 partecipanti, da cui statisticamente potresti ricavare 2-3 incarichi di vendita. Niente male vero?

Conclusioni

Il webinar è un ottimo strumento per generare contatti di proprietari di immobili da cui ricavare incarichi perchè:

  • Ti consente di parlare a più persone contemporaneamente;
  • Mette in evidenza agli occhi dei tuoi potenziali clienti i tuoi punti di forza e i vantaggi a scegliere te per vendere casa;
  • Ti fa percepire come un esperto del tuo settore che sfrutta i nuovi media digitali;
  • Ti differenzia dalla tua concorrenza.

Quindi il mio consiglio è quello di provare perchè a fronte di un piccolissimo investimento di tempo e denaro (piattaforma e campagne pubblicitarie) potrai ottenere diversi incarichi.

Se vuoi saperne di più su come acquisire immobili online richiedi la mia Consulenza gratuita cliccando qui sotto!

Categorie
Blog Business E-commerce Marketing

Vendere online ai tempi del Coronavirus: perchè è fondamentale per la tua attività

Dopo l’avvento del Coronavirus e relative restrizioni imposte dai vari DPCM, è ancora più importante vendere online i propri prodotti…

Viviamo in presente che conosciamo purtroppo molto bene, e per chi fa business o ha un’attività commerciale sono momenti molto complicati, per questo vendere online ai tempi del Coronavirus è diventato indispensabile, vediamo perchè!

Fra limitazioni alla circolazione, lockdown più o memo restrittivi, le persone si spostano e acquistano di meno. Anche perchè in periodi di incertezza si tende a risparmiare per paura di dover affrontare gravi crisi economiche o imprevisti.

Quindi cosa puoi fare per non rischiare di dover chiudere l’attività?

Aspettare momenti migliori, la riapertura, il vaccino o l’effettiva efficacia delle misure restrittive non è una strategia vincente. Il mio consiglio, se non lo hai già fatto, è quello di sfruttare questo momento per digitalizzare finalmente la tua attività e vendere i tuoi prodotti a distanza.

Infatti è questo uno dei pochi strumenti per raggiungere i tuoi clienti quando non possono uscire di casa, o spostarsi dal proprio comune di residenza se non per comprovati motivi di lavoro o salute.

Durante la prima ondata del Coronavirus le vendite online sono aumentate considerevolmente e la crescita non si è arrestata. Ma sono poche ancora le attività che ne hanno approfittato e si sono strutturate per gestire questa domanda e fornire un servizio ai propri clienti.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI

Come vendere online nel tuo mercato locale

Vendere online per una piccola attività locale non significa investire decine di migliaia di euro per vendere in tutta Italia e competere con i colossi del tuo settore.

Per iniziare il mio consiglio è quello di strutturarsi per dare un servizio ai propri clienti (e nuovi potenziali) che non possono più recarsi nel tuo punto vendita, con un piccolo investimento.

Puoi dotarti di una piattaforma e-commerce, caricare i tuoi prodotti e pubblicizzarli ai tuoi clienti sui tuoi canali social, liste email, whatsapp. Vediamo come puoi fare nel dettaglio…

UNA SEMPLICE STRATEGIA ANTI-COVID IN 4 STEP

Con questo articolo voglio regalarti una semplicissima strategia che poi mettere in atti fin da subito, che ti può consentire di vendere online in breve tempo e senza investimenti folli.

#1 Scegli la tua piattaforma di vendita online

Oggi fortunatamente è molto semplice attivare una piattaforma online per vendere i tuoi prodotti, ce ne sono diverse gratuite (per utenti esperti) oppure puoi rivolgerti a un professionista o un’agenzia web per farti consigliare quella più adatta al tuo settore o business.

Ti consiglio di puntare inizialmente su pochi prodotti, bastano infatti poche decine di articoli (magari offerte) caricati per iniziare a vendere, l’importante è che ti concentri su ciò che può servire ai tuoi clienti e al tuo mercato locale.

#2 Organizzati con le spedizioni

Se non pensi di fare personalmente le consegne dei tuoi prodotti devi prendere accordi con un corriere, quindi sottoscrivere un abbonamento. Oppure puoi scegliere una piattaforma online per gestirle, come questa: https://www.e-motion.com/

Che ti consente di spedire i tuoi prodotti senza nessun abbonamento specifico con un corriere, è in fatti la piattaforma che ti fornisce la possibilità di scegliere fra diversi corrieri al momento della spedizione.

Un altro aspetto importante per le spedizioni sono i pacchi, non farti prendere alla sprovvista, acquista da aziende apposite dei pacchi di varie grandezze in base alle dimensioni dei prodotti che vendi. Anche l’occhio vuole la sue parte, un prodotto che arriva al cliente con una bella confezione (magari personalizzata) fa la differenza!

#3 Fai delle offerte accattivanti

Come dicevo ti consiglio di partire con pochi prodotti ma magari con delle offerte accattivanti, oppure puoi impostare un coupon sconto di benvenuto per il primo acquisto nel tuo nuovo store online. Se prevedi di fare le consegne di persona nelle tua zonati consiglio di includerla nel prezzo (magari con un acquisto minimo).

#4 Promuovi il tuo negozio online

Una volta pubblicato il tuo nuovo negozio online e caricati i prodotti puoi utilizzare diversi modi per promuoverlo verso i tuoi clienti o nuovi, nel tuo mercato di riferimento:

  • Invia il link a tutta la tua rubrica clienti via mail, whatsapp o sms: comunica loro che da questo momento possono acquistare online senza quindi recarsi in negozio e fare file o creare assembramento:
  • Carica le tue offerte anche sui tuoi canali social e fai dei post dedicati al tuo nuovo negozio online.
  • Sponsorizza le tue offerte localmente su Facebook e Instagram (puoi rivolgerti anche in questo caso a web aegency o Professionisti che possono suggerirti le migliori strategia per ottenere dei risultati concreti).

Per concludere, oggi vendere online non è più una opportunità per pochi, fortunatamente la tecnologia ha fatto passi da gigante e i costi si sono abbassati notevolmente. Quindi anche una piccola attività commerciale che mai prima d’ora avrebbe pensato di vendere online, oggi può farlo con investimenti minimi.

Oggi solo chi coglierà l’opportunità avrà sicuramente vantaggi immediati perchè potrà dare un servizio ai propri clienti e continuare a fatturare anche in Lockdown, ma avrà benefici anche in futuro quando la situazione si sarà stabilizzata.

Infatti le persone tendono ad abituarsi alla nuova modalità di acquisto, anche quelli che magari prima del Coronavirus non erano soliti farlo.

Se non sai da che parte iniziare per vendere online, o vuoi saperne di più puoi richiedere la mia Consulenza Gratuita cliccando qui sotto!

Categorie
Blog Business Marketing SEM

Come guadagnare con google senza spendere un capitale?

Guadagnare con Google senza spendere un capitale è possibile se sai come farlo e a chi rivolgerti…

Se pensi che in questo articolo ti svelerò trucchetti o ricette magiche per guadagnare milioni con Google puoi tranquillamente abbandonare la pagina.

Voglio invece spiegarti come puoi sfruttare al meglio la piattaforma pubblicitaria Google Ads (la vecchia Google Adwords per intenderci) per poter guadagnare di più e ottimizzare il tuo budget.

Per chi non lo sapesse Google Ads è la piattaforma software di Google che permette di inserire degli spazi pubblicitari all’interno della ricerca di Google. Questi annunci vengono visualizzati in spazi ben definiti e solitamente sopra e sotto i risultati non a pagamento.

L’algoritmo di Google, fra le altre cose, tiene conto delle parole chiave ricercate da parte dell’utente, per mostrare annunci il più possibile pertinenti con le ricerche.

Fatta questa doverosa premessa, fare annunci performanti e guadagnare con Google non è assolutamente facile perchè sono numerose la variabili da considerare, le ho riassunte in 4 punti.

1 – Parole chiave

La scelta delle parole chiave per la tua attività non è assolutamente un lavoro semplice, devi scegliere quelle strategiche per te ma devi optare fra quelle che non hanno una concorrenza troppo elevata.

Sono parole chiave ambite da tutti e su cui tutti i tuoi competitor (magari anche leder di mercato) investono, capisci bene quindi che sarà molto difficile per te uscire in prima pagina.

Quindi io consiglio una strategia che comprenda alcune parole chiave ad alta competizione, di cui non puoi fare proprio a meno, e altre a media o bassa competizione.

Sono parole chiave dette a coda lunga, che sicuramente hanno meno ricerche mensili rispetto alle altre ma portano dei click più specifici e con più probabilità di portare un risultato.

La situazione ideale con questa tipologia di parole chiave sarebbe quella di comparire nelle prima pagina di Google con:

  • l’annuncio a pagamento,
  • il risultato organico subito dopo (il tuo sito web ad esempio),
  • la mappa di google.

Capisci bene che questo aumenta le probabilità che un utente clicchi su un tuo risultato di ricerca.

2 – Pertinenza annuncio

La pertinenza fa parte del punteggio di qualità, una formula che Google utilizza per misurare l’utilità del tuo annuncio. Infatti quando gli utenti visualizzano l’inserzione, in base alla parola chiave ricercata dovrebbero essere in grado di capire quale tipo di prodotto o servizio troveranno sul tuo sito web o sulla tua landing page.

Più l’annuncio è pertinente quindi, e più Google alzerà il tuo punteggio di qualità, e questo ti consentirà di essere davanti anche a chi spende più di te per la stessa parola chiave.

Quindi più che il budget è importante la chiarezza e la pertinenza di un annuncio.

Punteggio di qualità: definizione

Il punteggio di qualità è una stima della qualità degli annunci, delle parole chiave e della pagina di destinazione. Annunci di qualità più elevata possono portare a prezzi più bassi e a migliori posizioni di annunci.

  • Per visualizzare il punteggio di qualità, aggiungi la colonna Punteggio di qualità a un rapporto.
  • Il punteggio di qualità è riportato su una scala da 1 a 10 e include la percentuale di clic prevista, la pertinenza dell’annuncio e l’esperienza sulla pagina di destinazione.
  • Più sono pertinenti gli annunci e le pagine di destinazione per gli utenti, maggiore sarà la probabilità di un punteggio di qualità elevato.
  • Il punteggio di qualità è una stima aggregata del rendimento complessivo nelle aste dell’annuncio e non è utilizzato al momento dell’asta per determinare il ranking dell’annuncio.

3 – Pagina di destinazione

La pagine di destinazione è un altro elemento che incide nell’attribuzione del punteggio di qualità. Anche in questo caso più è pertinente il contenuto della pagina fra le parole chiave e il testo dell’annuncio e più Google attribuirà un punteggio elevato.

In generale sarebbe meglio creare come pagina di destinazione degli annunci Goggle una Landing page, perchè è più specifica e non contiene distrazioni che possono disorientare il cliente.

Potrebbe interessarti: cos’è una Landing Page e perchè è importante per la tua strategia online

Infatti le Landing page sono costruite proprio in funzione degli annunci pubblicitari, per rendere il contenuto il più coerente possibile con le ricerche degli utenti e quindi le parole chiave che hai impostato per le tue campagne.

4 – Budget

Il budget della tua campagne è per forza un elemento da tenere in considerazione, non c’è una formula per calcolarlo ma a mio avviso dovresti partire da un dato molto semplice: pensare, in base alla geolocalizzazione dei tuoi annunci, a quanti click verso il tuo sito o landing vorresti per un risultato ottimale.

Tenendo conto che statisticamente su 100 visitatori della tua landing circa 2/3 utenti effettueranno l’azione desiderata (la cosiddetta conversione) allora puoi fissare un obiettivo ben preciso in base anche alla tipologia di prodotto o servizio che proponi.

Poi per vedere quanto potresti spendere Google ti mette a disposizione degli strumenti per calcolare costi e stime di click in base alle keywords che hai impostato. Questi utilissimi tool li trovi direttamente all’interno della piattaforma Google Ads,  e sono gli strumenti di pianificazione delle parole chiave.

Quindi ecco come puoi guadagnare con Google senza spendere un capitale…ottimizzando al meglio tutte le fasi delle campagne dagli annunci alla pagina di destinazione ti consente di impostare un budget ottimale per i tuoi obiettivi e soprattutto di non buttare soldi!

Il mio consiglio però, se vuoi impostare una campagna Google Ads di successo senza bruciare budget, è quello di affidarsi ad un agenzia che magari sia anche partner di Google.

Perchè in verità è molto complesso creare annunci su Google, quindi chi può farlo meglio se non professionisti formati direttamente da Google?

Si!4web del gruppo Pagine Si! Spa, ad esempio, è Google Partner premier, tra le migliori agenzie web italiane con cui effettuare camapgne di successo.

Vuoi consigli utili per impostare le tue campagne Google? Allora richiedi la mia Consulenza Gratuita cliccando sotto.

Categorie
Blog Funnel Marketing Lead generation Marketing Marketing Immobiliare Social media Marketing

Come può un’Agenzia Immobiliare acquisire immobili sul web?

Per la mia esperienza degli ultimi 4 anni nel settore immobiliare, oggi una delle principali esigenze delle Agenzie è acquisire nuovi immobili, possibilmente in esclusiva e a prezzo.

Dotarsi di un sistema più o meno automatizzato per acquisire immobili sul web non solo è possibile ma anche assolutamente consigliabile. Infatti nel 2019 non funziona più fare telefonate a freddo o suonare campanelli per cercare casa in vendita.

O quantomeno è una strategia poco redditizia e che porta via tanto tempo, e difficilmente ti porta case a prezzo e in esclusiva. Non trovi?

Se vuoi immobili che tu sai vendere bene, a prezzo e in esclusiva, per il tuo target “ideale”, devi dotarti di un “sistema” online, di una macchina automatica che lavora 24 ore al giorno, anche quando tu dormi. E che cerca immobili in target per te!

Questo sistema (ne ho già parlato anche qui), si chiama “Funnel di Marketing“, ed è un sistema automatizzato che funziona molto bene per le Agenzie Immobiliari, per acquisire immobili.

Ok Thomas, ma come faccio a costruire questo “Funnel”?

Per progettare un funnel orientato all’acquisto di contatti intenzionati a vendere casa, devi partire dall’individuazione dell tuo pubblico target e dalla costruzione di un messaggio che filtri, con la massima precisione possibile, tutti gli utenti non in linea con la ricerca.

Poi nello sviluppo del Funnel si parte sempre dal primo step, che è il PRE-FUNNEL.

E’ la parte di analisi strategica di Marketing:

  • come intendi posizionarti – cioè comunicare – nel tuo mercato di riferimento,
  • l’analisi della concorrenza e del cliente ideale (che target di clienti e immobili vuoi acquisire),
  • l’invenzione di una big idea – ossia di una leva emozionale che porti traffico in target dentro il tuo funnel,
  • la creazione del corretto story-board – ossia come strutture il copy e i contenuti in tutti i testi e i video – e per l’ultimo il confezionamento dell’offerta.

È molto importante dunque soffermarsi accuratamente su questi aspetti, anzitutto sulle obiezioni ricorrenti che rendono il lavoro dell’acquisire immobili il più difficile per un agente immobiliare.

Parti dal presupposto che tu come agente immobiliare accetti solo una parte delle proposte che ti vengono fatte in merito all’acquisizione, poiché la maggior parte le devi rifiutare o scartare.

Quindi il primo lavoro che un bravo consulente marketing deve fare assieme all’agente è il corretto posizionamento attraverso una dettagliata intervista.

L’agente immobiliare cerca (in ordine di importanza):

1. Una casa che sia “a prezzo”.

2. Un proprietario che accetti di riconoscere una provvigione all’agente (normalmente tra il 2 e il 3% a seconda della provincia).

3. Possibilmente un incarico in esclusiva.

4. Un immobile che sia il più possibile vicino alla tipologia a cui l’agente è più abituato o specializzato.

5. Un immobile situato in un territorio di cui conosce molto bene le caratteristiche locali soprattutto a livello burocratico, di catasto, di rogito, di permessi e di tantissime altre variabili.

6. Ovviamente, un proprietario che sia disponibile a rivolgersi a un intermediario professionale, con costi annessi, piuttosto che tentare la vendita fai-da-te.

7. Un proprietario che abbia, per qualsiasi motivo, una certa urgenza di vendere.

8. Un proprietario che scelga te come agente, e non si lasci adescare da agenti da strapazzo in difficoltà economica, disposti a dirgli qualsiasi cosa pur di acquisire: (“rinuncio alla provvigione”, “te la so vendere a qualsiasi prezzo” ecc.

9. Trovare un proprietario e un immobile che abbiano queste caratteristiche prima di tutti i competitor, perché si tratta degli immobili che “vanno via subito”, perché gli altri non si vendono e passano di mano a tanti agenti nei mesi e negli anni senza successo.

Sei d’accordo?

Ecco qui un esempio di intervista…puoi provare a rispondere tu stesso!

1 – POSIZIONAMENTO

Individua il TUO Cliente Ideale, e in particolare:

  • I suoi obiettivi e valori;
  • Le sue sfide e i punti di dolore;
  • Le sue fonti di informazione;
  • Cosa potrebbe aiutarlo (esca);
  • I dati sociodemografici: sesso, Età, lavoro, Interessi, Posizione Geo, Varie.

Analizza il Concorrente:

  • Per ogni concorrente, il Traffico e le Fonti di Traffico;
  • La presenza (siti, Facebook, manifesti, giornali, ecc.);
  • Il suo Funnel (se ce l’ha);
  • Il modo in cui comunica (che dobbiamo conoscere molto bene, dato che vogliamo comunicare nella maniera opposta).

Ora determina chi sei tu, cioè:

  • Chi sei e cosa succede con il tuo servizio?
  • Cosa fai di diverso rispetto agli altri?
  • Cosa succede se una persona non viene da te?
  • Qual è il tuo stile? (ad esempio, quando comunichi sei uno da giacca e cravatta o ti senti più a tuo agio vestito informale?)

2 – LA “BIG IDEA” (OSSIA LA PUBBLICITÀ PER FARE ENTRARE LA GENTE NEL FUNNEL)

È forse l’unica parte veramente creativa del funnel, ma può emergere più facilmente se pensi a come…

  • Fare una promessa credibile e che comunichi risultati tangibili;
  • Fare un messaggio unico differente e originale a ciò che il prospect ha già visto prima (che conosciamo dall’analisi dei competitor fatta per il posizionamento). Ad esempio reinventare il nome della propria professione o del proprio tipo di attività;
  • Creare un messaggio specifico concreto e tangibile (dare dei numeri, dei risultati);
  • Inventare una formula che sia intuibile e incuriosisca a saperne di più.

3 – MARKETING STORYBOARD

Prima si divide il tuo cliente ideale (che già conosciamo dal posizionamento) in 5 macroaree:

  • consapevoli del problema, della soluzione, del tuo servizio;
  • non consapevoli del problema;
  • più consapevoli (che cioè ne sanno quasi più di te, molto rari).

A partire dai non consapevoli (che sono la maggior parte), si elencano tutte le possibili obiezioni che un cliente potrebbe fare per ognuna di queste macroaree.

Sono le stesse obiezioni che un potenziale cliente potrebbe farti DI PERSONA prima di affidarti il suo immobile, quindi bisogna cercare di anticiparle tutte e trascriverle nel funnel. In questo modo il prospect acquisterà fiducia e si metterà in contatto con te.

Quando hai finito, si dà un ordine logico alle accoppiate obiezioni-risposte, mettendole in linea.

Hai ottenuto uno storyboard! Hai creato la struttura non solo per le pagine del Funnel, ma persino per i tuoi video (anche intervista), per il tuo e-book, per il tuo disco di vendita, per la scelta degli argomenti del tuo blog, dei post della pagina Facebook, delle tue mail, che saranno approfondimenti di queste idee.

Poi si fa un “elevator pitch”: comunica i tuoi valori in massimo 30 secondi, secondo questa formula:

  • Claim (ad es. “Scopri come potrai…”)
  • Prove (“… come ben sanno i miei oltre mille clienti…”)
  • Benefit (“… senza dover mai più fare…”)

Ti servirà per i post sponsorizzati sui social per portare traffico sul tuo Funnel….

4 – OFFERTA

Solo quando hai fatto tutto questo, comunichiamo la nostra offerta. È fondamentale confezionare un’offerta anziché vendere semplicemente il proprio servizio.

Questo perché la gente compra offerte, occasioni, opportunità uniche, pacchetti. Se non confezioniamo una bella offerta, la gente comprerà solo ed esclusivamente il prezzo.

E allora, tutto questo lavoro sarà stato inutile. Ricadere nella guerra dei prezzi non è mai una buona cosa

 

Per fare un’offerta dobbiamo inserire, nell’ordine:

  • La trasformazione: dovrai ribadire come la vita del tuo cliente cambierà, riprendendo la leva emozionale della BIG IDEA;
  • Ripeti, rielaborandolo, l’elevator pitch del Marketing Storyboard;
  • Utilizza anche un’immagine che renda bene l’idea;
  • Descrivi esattamente cosa il cliente riceve comprando il tuo servizio, e fallo come se stessi parlando a un bambino di 8 anni o un ultranovantenne;
  • Spiega per chi NON è: allontani le persone non in target e soprattutto avvicini quelle in target. Spiega per chi invece è;
  • Banalizza il prezzo: rendi chiaro quanto costerebbero i singoli servizi/prodotti che compongono la tua offerta rendendo chiaro quanto lo vanno invece a pagare acquistando il pacchetto completo. Oppure rendi chiaro quanto a loro costerebbe di più – non per forza in termini di soldi – a non comprarlo;
  • Spiega bene le eventuali condizioni di pagamento: tempistiche, scadenze, regole…
  • Infine, i bonus. Non troppi, massimo 2 o 3. Possono essere interni o esterni:
    • Bonus interno: prendere una parte di quello che in realtà sarebbe già incluso nell’offerta e farla apparire come un bonus, cioè qualcosa che aggiunga valore al pacchetto (e-book, video gratuiti ecc.).
    • Bonus esterno: fare al cliente un effettivo regalo, a tue spese (valutazione immobile, certificato APE gratuito).
  • Inversione del rischio: fornire una garanzia al cliente che non lo faccia temere. Soddisfatti o rimborsati, o garanzie sul risultato, ecc.
  • Fai un “Chiamata all’azione” affiancandola all’urgenza e alla scarsità (valida solo fino al, oppure solo alle prima 50 richieste).

Fatto lo storyboard e l’offerta il nostro funnel è quasi pronto, il più è stato fatto! Ora basta trascrivere il tutto in una bella landing page (pagina di atterraggio) e sponsorizzare la tua offerta principalmente su Facebook e Google, e aspettare che arrivino le prime richieste! ;)

Avevo già parlato dell’importanza del funnel immobiliare qui:

Qui puoi trovare alcuni esempi di strategia di acquisizione che abbiamo realizzato:

Costruire un Funnel è un’attività lunga e complessa che necessita svariate competenze, oltre a quelle di marketing e posizionamento infatti è necessario anche un’ottima conoscenza di strumenti e piattaforme web, per realizzare le pagine e raccogliere i lead.

Quindi, o partecipi a costosi corsi di formazione per imparare a realizzarli in autonomia (ma il problema è che sei da solo), oppure ti fai aiutare da un Professionista o da un’agenzia di Marketing!

Se ti interessa saperne di più , richiedi una consulenza gratuita cliccando sotto…

Categorie
Blog Business Marketing Social media Marketing

Perchè investire nel marketing Digitale? 3 motivi per farlo ora!

Che conviene investire nel marketing digitale si diceva già diversi anni fa ma ora dopo l’emergenza Covid-19 è ancora più importante, perchè?

Per scrivere questo post su quanto convenga oggi investire nel marketing digitale prendo spunto da un articolo de “Il sole 24 ore” del 31 Luglio 2020…

Si parla dell’impatto della pandemia su fenomeni e abitudini digitali già riscontrabili nei consumatori e di come questa trasformazione debba essere sfruttata dalle aziende.

Articolo completo: consumatori sempre più digitali. Per le aziende è il momento di investire.

Lo scenario

Tra Marzo e Aprile 2020 (in pieno lock-down) per forza di cose c’è stato un picco della fruizione di contenuti digitali, poi ovviamente la curva si è attenuata ma qualcosa è rimasto anche dalla Fase 2 in poi.

Infatti uno studio Nielsen rileva che da Febbraio 2020 in Italia sono 900.000 in più le persone che hanno iniziato ad accedere ad internet, rispetto al 2019 (5% in più in 1 anno).

I settori che hanno avuto maggiore crescita sono stati ovviamente quello del commercio online, della finanzia, della formazione online e del food ad esempio. Mentre altri come l’immobiliare, turismo e trasporti hanno subito una contrazione per poi riprendere da Maggio 2020.

E’ un risultato molto interessante, considerato poi il trend di crescita costante degli ultimi anni.

Non è una vera e propria rivoluzione digitale ma piuttosto un’accelerazione di un processo che era già in atto da alcuni anni.

Ci troviamo quindi in una situazione in cui non è mai stato così importante e fondamentale per le aziende italiane sfruttare questa tendenza ed investire finalmente nella digitalizzazione della propria impresa.

Ma allo stesso tempo purtroppo la situazione economica incerta ha rallentato la corsa agli investimenti in campagne di comunicazione online, in un momento in cui invece sarebbe strategico investire.

Purtroppo però in generale le PMI italiane sono ancora in forte ritardo in tema di digitalizzazione e di dotazione di moderne strategie di Marketing online che consentano loro di esplorare nuovi mercati e potenziali clienti.

Leggi anche:
Cos’è la reputazione web
Come creare un piano editoriale Blog o Social in 4 mosse!

Quindi cosa fare?

Alla luce di questo scenario e di questi dati in costante crescita capisci bene che se oggi c’è un’opportunità da cogliere per far crescere il tuo business è proprio investire in comunicazione digitale.

Ma occorre comunicare online in maniera seria, professionale ed autorevole.

Per questo bisogna rivolgersi a professionisti del settore in grado prima di tutto di ottimizzare e massimizzare i tuoi investimenti. E in secondo luogo in grado di realizzare una precisa strategia di comunicazione che rispecchi i valori fondanti e differenzianti della tua azienda.

Ma se non ti bastano questi dati ti voglio dare altri 3 motivi…

#1 – Le nostre abitudini digitali aumenteranno ancora

Emergenze sanitarie o meno il consumo e la fruizione di contenuti digitali da parte degli utenti è sempre in aumento. Basti pensare a come ormai le nuove generazioni si informano online e non acquistano riviste o quotidiani cartacei. Utilizzano social o chat per comunicare.

Basti pensare che solo in Italia ci sono oltre 31 mln di utenti Facebook attivi e 19 mln di utenti su Instagram. I dati ovviamente sono in crescita costante, alla faccia di chi sostiene che Facebook è morto e adesso sono tutti su Instagram!

La realtà è che le sensazioni o “il sentito dire” non conta nulla, contano solo i numeri, e questi che vedi qui sotto sono gli utenti attivi mensilmente sui principali social network…

Davvero vuoi lasciarti scappare un mercato così vasto e profilato?

Quindi vecchi o nuovi non importa, ma i tuoi clienti oggi si trovano online e le loro scelte sono e saranno sempre più influenzate da chi sarà in grado di comunicare in maniera efficace, coerente e differente.

#2 – I tuoi concorrenti stanno investendo o investiranno

Un altro fattore penalizzante dell’attendere l’evoluzione dell’economia è che intanto i tuoi competitor prima o poi investiranno in marketing digitale, senza contare quelli che già lo fanno già da anni e che partono quindi da un vantaggio competitivo.

#3 – Il marketing digitale è scalabile misurabile e non esiste uno strumento migliore per profilare i contatti

E’ scalabile perchè puoi partire con piccoli investimenti e poi una volta ottenuti i primi risultati investire un po’ di più e così via, e i costi pubblicitari per avere visibilità sul web sono ancora contenuti e alla portata di tutti!

Oltretutto sul web tutto è misurabile ovvero posso esattamente sapere quante persone hanno visto, ad esempio, il tuo annuncio su Google o Facebook, sapere quanti di questi hanno cliccato e quanto invece si sono registrati o hanno effettuato l’acquisto.

Grazie a questi grandi vantaggi che ormai la tecnologia offre puoi capire dove le cose non funzionano, dove i tuoi utenti si fermano, perchè non acquistano. E mettere in atto correttivi e vedere come i risultati cambiano e migliorano.

Puoi costruire un funnel di vendita completo sul web, cosa impensabile anche solo 10 anni fa!

Non attendere lo sviluppo degli eventi o la “ripresa economica”…

Scegli il partner giusto e inizia a curare la tua immagine e la tua comunicazione online con una chiara strategia di Web Marketing.

Più aspetti e rimandi e più fette del tuo mercato perderai, perchè le persone sempre di più acquisteranno da chi è presente online…a te la scelta!

Categorie
Blog Branding Funnel Marketing Lead generation

Funnel di vendita: come usarlo per acquisire nuovi clienti online

Negli ultimi anni si è detto e scritto molto riguardo ai Funnel di vendita, vediamo insieme cosa sono e come sfruttarli per incrementare i tuoi nuovi clienti

Che cos’è un Funnel di vendita

Un Funnel di vendita (o sales Funnel) non è altro che una sorta di “imbuto” che rappresenta il percorso che il tuo potenziale cliente dovrà fare prima di acquistare il tuo prodotto o servizio.

Il percorso è essenziale per trasformare dei perfetti sconosciuti da visitatori e contatti caldi, poi in prospect e infine in clienti paganti.

Il processo serve sostanzialmente a “scaldare” e rendere consapevoli gli utenti del tuo prodotto/servizio fino all’acquisto e addirittura alla fidelizzazione, tutto in maniera semi automatica sul web.

In un processo di vendita è assolutamente fisiologico che convertirai in clienti una parte minore di coloro che entrano nell’imbuto di vendita, altrimenti non sarebbe un imbuto ma un tubo dritto (magari!!!).

D’altra parte sarà tuo compito fare in modo che il più possibile di coloro che entrano nel funnel di vendita ne escano da clienti, con delle azioni ben precise di marketing.

Statisticamente però un funnel di vendita converte al massimo il 5% dei visitatori in clienti paganti, quindi se sei bravo ogni 100 clienti che entrano nell’imbocco dell’imbuto 5 diventeranno tuoi clienti.

Le fasi del Funnel

Le fasi per trasformare online uno sconosciuto in un cliente sono sostanzialmente 4 e sono in pratica le stesse che dovresti fare di persona in una normale trattativa di vendita.

Devi prima di tutto attrarre in qualche modo uno sconosciuto, conoscerlo, convertirlo prima in un contatto, poi in prospect e infine (forse) in un cliente. Poi da semplice cliente potrebbe diventare fidelizzato e tuo fan, e quindi parlare bene di te ad altri e di conseguenza portarti nuovi clienti.

Detta così sembra molto semplice ma ognuna di queste fasi comporta una strategia di marketing ben definita.

Fase 1: crea attenzione nei confronti del tuo brand o prodotto/servizio

Si tratta forse delle fase più complicata e strategica perchè devi creare considerazione ed attenzione verso di te. E lo puoi fare solo se parti dal tuo posizionamento e idea differenziante (ovvero come comunichi nei confronti della tua nicchia di clienti).

Leggi anche: personal branding: quanto è importante metterci la faccia

Parti dalla strategia di comunicazione e dal tuo target di clienti e poi utilizza i canali pubblicitari delle grandi piattaforme come Google e Facebook (quindi Adwords o sponsorizzazioni su Facebook/Instagram) per ottenere l’attenzione che serve per il tuo prodotto/servizio. Anche la SEO sul tuo sito web e un blog sono strumenti utili per questa fase.

Se fai bene questa fase porterai più visitatori dentro il tuo imbuto (sulle tue landing page, sul sito web, sui canali social) e aumenterai sicuramente le probabilità di avere nuovi clienti.

Fase 2: crea interesse verso il tuo prodotto o servizio

In questa fase, ad esempio, potresti far atterrare i visitatori dalla tua campagne pubblicitarie ad una o più Landing page.

In questo modo potresti persuaderli della qualità o unicità del tuo prodotto o servizio e convertirli in contatti. Magari anche attraverso un video oppure un contenuto gratuito da scaricare (si chiama lead magnet).

Leggi anche: cos’è una Landing Page e perchè è importante per la tua strategia online

Fase 3: crea desiderio nei confronti del tuo prodotto o servizio

In questa fase potresti scaldare ulteriormente il tuo contatto regalando una versione di prova o gratuita del tuo prodotto o servizio, in modo che il tuo potenziale cliente possa toccare con mano benefici e vantaggi.

In questa fase puoi creare delle campagne mirate di remarketing per far rivedere il tuo messaggio pubblicitario a chi ha già interagito con le tua pagine web o si è già registrato ma non ha concluso l’azione.

Avrai visto decine di volte dei banner pubblicitari su diversi portali del circuito Google invitarti ad acquistare un prodotto che avevi cercato ma che poi non avevi acquistato, lo fa anche Amazon, quindi vuole dire che funziona!

Fase 4: stimola la conversione finale

Il lead caldo o prospect deve essere solamente convertito in cliente, è questa la fase ideale per fare la classica “offerta” del tuo prodotto o servizio. Con anche un tocco di scarsità (pochi pezzi, numero limitato) e scadenza (offerta a tempo) e il gioco è fatto.

Perchè devo implementare un Funnel di Vendita? Non basta il mio sito web?

Purtroppo no, perchè i siti web ormai non convertono più contatti freddi in clienti, le statistiche degli ultimi anni ci dicono che la maggior parte dei visitatori di un sito se ne escono senza nessuna conversione.

Ad esempio il 97% dei visitatori di un e-commerce lo abbandonerà senza acquistare nulla, e il 67% acquisterà forse in un secondo momento. Ma solo se gli ricorderai che esisti e lo rifarai tornare sul tuo sito web.

E allora cosa aspetti a progettare il tuo Funnel di Vendita online per ottenere finalmente dei risultati?

Se ti è piaciuto questo articolo puoi iscriverti alla mia community e restare aggiornato. Oppure richiedi una consulenza Gratuita cliccando qui sotto!


Vuoi sapere come aumentare Contatti e Clienti con il Digital Marketing? Richiedi la mia Consulenza Gratuita qui sotto..

Categorie
Blog Content marketing Funnel Marketing Lead generation

Cos’è una Landing Page e perchè è importante per la tua strategia online!

Avrai sentito parlare di Landing Page ma non sai esattamente cos’è e a cosa serve veramente? Allora questo articolo fa per te…cominciamo! 

Cos’è una Landing page? E’ una pagina di atterraggio specifica dove far atterrare dei visitatori in target con la tua offerta con lo scopo di effettuare delle “conversioni“.

 

Che cosa sono le conversioni?

Sono delle azioni misurabili e importanti per la tua attività online che un utente effettua quando atterra su una pagina web. Una conversione può essere una registrazione alla tua mailing list, un acquisto online oppure una registrazione completa.

Per capire esattamente che cos’è una Landing pagi voglio farti un esempio pratico. Se provi a cercare su Google “assicurazione auto preventivo” il primo risultato molto probabilmente sarà un annuncio Adwords a pagamento di Facile.it o Segugio.it.

Bene, se clicchi su questi annunci atterrerai sulle rispettive Landing Page che hanno l’obiettivo di farti calcolare un preventivo gratuito. Se lascerai i tuoi dati la pagina avrà ottenuto una conversione all’obiettivo.

Il contenuto della Landing page dovrà essere il più coerente possibile con le ricerche degli utenti e quindi delle parole chiave che deciderai di impostare per le tue campagne. Si hai capito bene campagne, perchè queste pagine sono pensate esclusivamente per ricevere traffico a pagamento da Google o dai Social Network.

Una Landing page è parte integrante del tuo funnel di vendita online e può essere utilizzata come passaggio intermedio (ad esempio per chiedere solo una mail), o finale (per far completare l’acquisto del tuo prodotto o servizio). Oppure per generare un contatto in target per la tua offerta di servizi o consulenze, se sei un Professionista.

 

Ecco quindi alcune tipologie di Landing Page più comuni, con obiettivi diversi:

  • OPTIN page: serve per richiedere il proprio indirizzo e-mail per farlo registrare alla nostra newsletter (la più facile).
  • SALE page: per vendere qualcosa direttamente, un prodotto o un servizio.
  • BOOKING page: far prenotare un appuntamento o un webinar.
  • SURVEY page: per effettuare un sondaggio e ricavare informazioni utili.
  • UPSELL: vendere un prodotto in aggiunta a quello appena acquistato.
  • THANK YOU page: è la pagina finale i ringraziamento, che l’utente vede dopo che ha compiuto l’azione richiesta.

 

Cos'è una Landing page - Thomas Poli digital marketing
Esempio di Landing page per vendita di un servizio di consulenza

 

Perchè avere una Landing Page se ho già un sito web?

Una Landing Page rispetto a un sito web è pensata e progettata per convertire visitatori in contatti o clienti. E per questo motivo ti consente di impostare delle campagne pubblicitarie (Google o Social) orientate al risultato (vendita o generazione di contatti ad esempio).

Infatti se c’è una cosa da fare per aumentare notevolmente il tuo ROI (ritorno dell’investimento) quando investi nel marketing è sicuramente creare una landing page.

Quindi scordati il classico menu di navigazione, link esterni o banner che possano o portare il tuo visitatore altrove, o contenuto non necessario all’obiettivo della Landing Page.

 

Cos'è una Landing page - Thomas Poli digital marketing

Fare una Landing page ad alta conversione

Non basta realizzarla bene, serve anche una strategia, di seguito trovi 5 step da seguire per fare una landing page ad alta conversione:

  1. Deve essere specifica: con un solo obiettivo alla volta (la vendita di un prodotto, un servizio o una specifica consulenza);
  2. Fai un’analisi del potenziale cliente a cui ti rivolgi: se ti rivolgi ad una nicchia e a un target ben definito le percentuali di conversione aumenteranno;
  3. Offri un beneficio a chi acquisterà o ti lascerà i propri dati per essere ricontattato: confeziona una proposta che sia irresistibile per il tuo target.
  4. Studia il copy (contenuto) della tua Landing Page immaginando di parlare al tuo potenziale cliente, fai una promessa, evidenzia il suo problema e proponi i tuoi benefici!
  5. Inserisci una call to action: è la chiamata all’azione per convertire un visitatore in contatto. Solitamente è un pulsante che richiama l’azione finale che vuoi far compiere all’utente, quindi dev’essere efficace (Es. “Scopri di più”, “Acqista”).

 

Come creare una Landing page efficace?

Vediamo quali sono i 6 aspetti principali per creare delle landing page efficaci:

  1. Crea contenuti chiave above the fold: devi fare in modo che le cose più importanti compaiano senza che il visitatore debba scrollare in basso in basso il contenuto. Headline, benefici e call to action devono comparire subito!
  2. Massima attenzione alla headline e alla promessa: la headline è la prima riga della tua landing page, devi catturare immediatamente l’attenzione del tuo potenziale cliente. Se headline e promessa non funzionano la tua pagina non convertirà visitatori in contatti e clienti e verrà abbandonata prima di essere letta.
  3. Spiega i contenuti ma concentrati sulla trasformazione: è il problema che risolvi con la tua soluzione. Quindi concentrati su quello ed evita contenuti troppo lunghi di spiegazione del tuo prodotto o servizio
  4. Utilizza una sola Call To Action: puoi ripeterla più volte dentro la tua pagina ma dev’essere sempre la stessa, per non distogliere il visitatore dall’obiettivo finale.
  5. Inserisci recensioni e testimonianze: per rafforzare la fiducia del tuo visitatore utilizza le tue recensioni positive come riprova sociale della tua professionalità.
  6. Aggiungi se possibile una garanzia, storytelling e un tocco di personal branding, per presentarti: aggiungere una garanzia al tuo prodotto o servizio darà sicuramente una spinta alle persone per decidere, ad esempio un’estensione della garanzia o un bonus possoo essere strategie efficaci. Mentre storytelling e personal branding ti consentono di presentarti al tuo potenziale cliente ed entrare in empatia con lui ancora prima di conoscerlo, quindi sono indispensabili.

 

Conclusioni

Con questo articolo abbiamo esplorato le potenzialità che può generare l’implementazione delle landing page e ora sai che se vuoi vendere qualcosa online o incrementare contatti e clienti non puoi farne a meno.

Ci sono diverse piattaforme, gratuite o meno, che ti possono aiutare nelle realizzazione, la più conosciuta e forse semplice da usare è WordPress con apposti plugin.

Oppure potresti optare per una piattaforma a pagamento che ti consente di creare le pagine e gestire direttamente i contatti attraverso la Markteing automation, come ActiveCampaign, InfusionSoft, Click Funnels.

Spero che questa mia breve guida ti sia stata utile per capire che cos’è una Landing Page e cosa serve per crearla. Quindi il mio consiglio è come sempre quello di provare, sperimentare e verificare i risultati. Buon lavoro!

Categorie
Blog Content marketing Social media Marketing

Come creare un piano editoriale Social o Blog in 4 mosse!

Non hai una strategia per i tuoi contenuti sui Social Network o per il tuo Blog? Posti solo quando hai tempo, senza idee o un piano Editoriale? Allora ti consiglio di leggere questo post…

Come creare un Piano Editoriale per i tuoi canali digitali? Ti voglio dare 4 pratici consigli che ti aiuteranno a crearlo e a superare la difficoltà di pubblicare contenuti online, ma prima definiamo cos’è un piano editoriale…

Che cos’è un piano editoriale nel mondo web?

Un Piano editoriale non è altro che un documento di pianificazione, relativo ad un determinato periodo di tempo, di contenuti per i tuoi canali Social o Blog, ad esempio.

La pianificazione infatti ti consente di avere una linea editoriale e quindi di non andare alla cieca, ovvero postare solo quello che capita e quando hai tempo. Senza un metodo e un agenda infatti mancano spesso le idee…Come mai?

Perchè le idee per un piano editoriale vengono prima di tutto se hai fatto un’analisi del tuo business e del tuo posizionamento nella mente del tuoi clienti o potenziali. E in secondo luogo se hai fatto un’analisi dei tuoi target di riferimento (o buyer personas), per intercettare le loro domande e obiezioni e partire da queste per trovare idee per contenuti.

Ma andiamo con ordine…partiamo con le 4 mosse per creare un piano Editoriale per i tuoi canali Social o Blog!

 

#1 – Definisci il tuo posizionamento o idea differenziante

Devi sapere prima di tutto come parlare e a chi, quindi parte tutto dal tuo brand (aziendale o personale) e dalla posizione che occupa nel tuo mercato e nella mente dei tuoi clienti e potenziali. E questo presuppone anche la conoscenza dei tuoi competitor di riferimento, da cui devi differenziarti.

Se sei un generalista e ti rivolgi a tutti non avrai idee per i tuoi contenuti, mentre se ti rivolgi ad una nicchia di mercato (o più nicchie), avrai più probabilità di conoscere bisogni e problemi del tuo pubblico target e quindi sviluppare delle idee per i tuoi contenuti.

Se vuoi approfondire il discorso del posizionamento del brand ti consiglio di leggere i libri o le risorse gratuite di Al Ries, che ha ideato questo concetto.

 

#2 – Crea gli “avatar” dei tuoi clienti target (o buyer personas)

Una volta definito il posizionamento del tuo brand sarà più facile identificare i target a cui ti rivolgi, devi sforzarti per ogni target di creare l’avatar (o Buyer Personas), cioè un vero e proprio identikit dei tuoi clienti ideali. Non solo età, sesso o zona di residenza ma anche gusti, interessi e passioni, ad esempio.

Di seguito ti fornisco un esempio di schema per creare facilmente l’identikit delle tue Buyer Personas:

  • Background (lavoro, carriera, famiglia)
  • Dati demografici (sesso, età, residenza)
  • Identificatori (comportamento, interessi, preferenze, fonti d’informazione)
  • Obiettivi (primari e secondari – es. essere alla moda, essere sempre giovanile)
  • Sfide e punti di dolore (es. essere sempre alla moda ma ho poco tempo e voglio spendendo poco)
  • Cosa puoi fare per risolvere il problema (vendita online e coupon sconto fedeltà)
  • Obiezioni comuni (non ho molto tempo e tanto budget, ma se le tagli inviate poi non mi vanno bene?)
  • Headline di vendita o “Elevator Pitch” (es. Compra online scegliendo tra oltre 1.000 abiti con garanzia di sostituzione o rimborso per 60 giorni)

Questo è solo un esempio, puoi sviluppare altre obiezioni della tua Buyer Personas e hai trovato diversi argomenti per il tuo piano editoriale!

Infatti ogni coppia problema-obiezione e relativa soluzione è lo spunto per un messaggio di vendita manche per un contenuto educazionale che prepara il target all’acquisto.

 

#3 Differenzia la tua comunicazione

Oltre a differenziarti come brand dalla concorrenza devi differenziare anche i tuoi contenuti del piano editoriale. L’errore più grande che spesso vedo in aziende che curano internamente la comunicazione (ma anche chi si affida a web agency purtroppo), è che i messaggi sono tutti uguali e spesso solo di tipo “commerciale“.

Il messaggio di vendita o pubblicitario non va evitato ma va dosato e intervallato ad altre tipologie di contenuto che prima di “vendere” devono dare valore al potenziale cliente. In sintesi devi dare prima di chiedere.

Un piano editoriale vincente infatti, che porta interazione con i contenuti, è quello che varia tipo di messaggio. Per ogni tipologia di attività o professione esistono veramente tantissime tipologie di contenuto che puoi utilizzare. Vediamone alcune:

  • Notizie del settore
  • Controversie del settore
  • Come fare cosa
  • Casi di studio
  • Ringraziamenti
  • Recensioni
  • Tutorial
  • Problemi e soluzioni
  • Dietro le quinte del tuo lavoro
  • Sondaggi e ricerche
  • Domande
  • Tendenze del settore

Visto quante idee? Non pensavi vero?

 

#4 – Ora scegli i tuoi canali digitali e inizia a scrivere!

Ora che hai definito posizionamento, target e obiezioni, argomenti e tipi di messaggi devi scegliere i canali ideali per la tua attività o professione. Cerca di concentrarti su 1-2 social network al massimo e un blog, che consiglio sempre.

Decidi in base alle tue buyer personas e relative obiezioni quanti contenuti di pubblicare ogni mese. Ti consiglio di essere costante nella pubblicazione, meglio pochi post ma pubblicati con regolarità piuttosto che pubblicare freneticamente per un certo periodo e poi sparire, chiaro?

Definisci nero su bianco il tuo calendario editoriale realizzando un file excel dove inserirai tutti i mesi dell’anno e le tipologie di messaggio (in base alla lista sopra).

Dopodichè segna per ogni mese le uscite, la tipologia di messaggio e il topic (argomento), in questo modo hai definito un piano editoriale che sarà solo da svilppare nei singoli contenuti.

Potrai decidere di realizzare dei semplici post per i social magari intervallarti a veri e propri articoli sul tuo blog.

Dello stesso argomento ti potrebbe interessare…

5 motivi per cui anche per la tua attività è vitale avere un blog

Vuoi sapere come aumentare Contatti e Clienti con il Digital Marketing? Richiedi una Consulenza Gratuita!